Ore 08.25. Il Santo Padre ha riposato serenamente, ha anche fatto una piccola colazione. La prognosi – in via prudenziale – resta comunque riservata.
Ore 11.10. La situazione clinica complessiva si è improvvisamente aggravata: il Santo Padre ha avuto una crisi respiratoria. Vigile attesa.
Ore 12.00. La situazione è ancora critica. Il Santo Padre è intubato e respira grazie ai macchinari. Programmata per stasera una veglia di preghiera alla presenza di tutti i vescovi più belli.
Ore 14.58. Per fortuna il Santo Padre sembra reagire alle terapie: piccoli sbuffi, qualche sporadico ruttino, una considerazione in latino, cose così.
Ore 15.01. Vediamo di non esagerare.
Ore 17.15. La situazione è tragica. Il Santo Padre ha smesso di respirare per alcuni interminabili secondi. Non ci resta che pregare.
Ore 17.16. Falso allarme. Smettiamo di pregare.
Ore 19. Il Papa sta meglio! Sta molto meglio! Possiamo smettere del tutto di pregare, chi vuole – con rispetto – può improvvisare qualche piccolo anatema.
Ore 21. Il Papa sta benissimo! La prognosi non è più riservata. Ora la prognosi è eclatante! Il Santo Padre ha mangiato un panino c’a meusa, ha accennato alcuni passi di tiptap e ha fatto alcune ripetute in pista a ritmo comunque moderato e lontano dai suoi personal best.
Ore 22. Il Santo Padre interverrà con una breve omelia interpretata al Palalottomatica – insieme ad Annalisa e Geolier – in occasione della Notte delle Matricole 2025. Tornerà intorno alla mezzanotte per benedire Urbi e Torbi, i suoi tenerissimi cuccioli di Pastore Maremmano.
Ore 23.57. Il Taxi non ha il POS, la prognosi torna – se non riservata – deludente.
Ore 08.00. Porca troia il Papa ha la tubercolosi gommata da sturbo con placche e paraplacche. Subito santo Rosario e doppia dose di cardioaspirina in Cappella. Oppure endovena, vediamo.
Ore 9.07. Il Santo Padre sta andando verso la casa del Padre. Quindi del nonno.
Ore 10.30. Il Santo Padre si trova a meno di due isolati dalla casa del Padre. Non ci resta che pregare. Non ci resta che sperare. Non ci resta che tifare intonando il canto che il Cristo ci ha insegnato: “Nu simm’ ‘e Catanzaro’ alé alé alé!”
Ore 11.05. Il Papa sta attraversando lo Stige. E chi se lo aspettava.
Ore 13.45. Certe volte il destino è davvero bizzarro: Il Papa ha avuto un’erezione solida e convincente. La prognosi resta riservata e del tutto privata.
Ore 14.01. Era un’ernia.
Ore 15.16. I fedeli stanno raggiungendo piazza San Pietro per far sentire la propria vicinanza al Santo Padre. Ma comunque era un’ernia, chi vuole può tornare a casa e far sentire la propria vicinanza da lì.
Ore 17.00. La notizia che non avremmo mai voluto dare: la stagione 7 di Better Call Saul non ci sarà. Il Papà sta riposando.
Ore 19.36. Il Santo Padre ha aperto gli occhi e ha visto il peccato, la depravazione, il baratro dell’abominio e il male del mondo.
Ore 19.37. Era un’ernia anche stavolta.
Ore 20.00. Il Papa ha cenato. Non potendo parlare, ha ordinato su Glovo: olive ascolane, patate in salsa barbecue e una zeppola alla crema.
Ore 20.15. È arrivato il rider ma è stato prontamente intercettato dalle guardie svizzere. Basta con queste stronzate. Corpo di Cristo e fagiolini all’agro, come ogni lunedì.
Ore 21.50. Il Papa sta sempre molto male, peccato.
Ore 21.53. Il Papa ha bestemmiato la zia di Cristo. Peccato!
Ore 21.56. Piccolo risentimento al flessore, Vlahovic non convocato. Peccato.
Ore 23.12. Il Papa si sta spegnendo. L’equipe medica sta cercando di abbassare la luminosità.
Ore 23.33. Modalità “Uso in aereo”.
Ore 23.58. È l’ora. La Comunità dei Credenti è desiderata in cassa 1.
Ore 00.22. Il Santo Padre ha ricevuto l’estrema unzione. È stato quindi avvolto in un sudario scaramantico e ricoperto con una soffice panatura.
Ore 01.12. Le suore di Santa Marta stanno piangendo come delle pazze. Che cringe!
Ore 02.56. Fiat Voluntas Dei. Modello simile alla nuova Panda ma comunque lontano dagli standard di Pininfarina. Il Papa è in viaggio.
Ore 03.01. Il Papa è morto.
Ore 03.05. Il Papa ha appena incontrato Dio e saluta tutti con affetto.
Ore 04.34. Il Papa ha sorprendentemente incontrato Visnù e poi un altro Dio, pare sia una divinità tribale poco nota nell’ultimo millennio. Tutti salutano e ci tengono a mandare una carezza ai vostri figli, dicendo di riferire che è la carezza della crew.
Ore 05.12. Non ci resta che pregare. Preghiamo!